Boca Day 2016 - La degustazione che non ti aspetti

Premessa. A volte capita di percorrere 200 chilometri in macchina per assaggiare Nebbioli, e di ritrovarsi del Riesling nel bicchiere. Ovvero, per citare Kafka: chi cerca non trova, chi non cerca viene trovato.

Io sono stata trovata.

Boca, 10 dicembre. La degustazione che non ti aspetti.

Christoph ha mantenuto la promessa: quest’anno niente verticale dei vini di Antonio Cerri, se ne riparla tra dieci anni. In compenso, ha invitato un amico, Gernot Kollmann, a far assaggiare i suoi vini: una batteria di sei Riesling della Mosella, prodotti a Enkirch dall’azienda Immich-Batterieberg, da vigne con pendenze impossibili e paesaggi mozzafiato. Fatta eccezione per i primi due vini, gli altri quattro sono cru provenienti da uve raccolte con rese bassissime (circa 40 quintali ettaro) da viti con più di sessant’anni d’età, che vegetano - tutte franche di piede - tra lastre di ardesia grigia, blu o rossa.  
 

C.A.I. 2015

Da vigne con meno di sessant’anni.

Un vino da aperitivo dai profumi agrumati, fiori di campo, e una nota candita dolce. In bocca, nonostante l’acidità spiccata, ogni sorso invita al successivo con i fiori di campo che si lasciano bere uno dopo l’altro. Salato e moderatamente caldo (difficile credere che abbia solo 10,5% di alcol) invita al cibo e alla festa.

 

ESCHEBURG 2014

Da vigne con meno di sessant’anni situate nel comune di Erkirch.

Giallo più intenso del precedente. La nota agrumata si fa più puntuta, minerale e meno dolce, quella floreale ricorda la zagara. In bocca è più rotondo, con spigoli smussati che rendono l’acidità e il sale assai meno evidenti.

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STEFFENSBERG 2015

Cru proveniente da una vigna esposta a sud pieno, su ardesia grigia e rosso rame.

Colore pressoché identico, ma profumi più maturi, pesca bianca avvolta in una nota minerale che accompagna, come un leit motif, tutti i vini precedenti. In bocca è fresco e salato, con un retrogusto di toffee, dolce e persistente, stretto e profondo. Più pronto del precedente.  

  

ZOLLTURM 2015

Cru proveniente da una vigna esposta a sud-sudovest, su ardesia grigia e blu, tra Enkirch e Traben-Trarbach.

Profumi più ampi e più acuti rispetto al precedente, miele, fresia, e nota di cedro che riemerge sullo sfondo. In bocca l’acidità e la sapidità sono maggiormente integrati. Apparentemente caldo, di una persistenza meno profonda, ma assai più ampia, che conferma a pieno le sensazioni olfattive. Molto convincente.

ELLERGRUB 2014

Cru proveniente da una vigna situata a Enkirch, su ardesia blu.

Note di lacca, scorza di cedro, tè verde. Più fine e verticale del precedente sia al naso che in bocca. È un vino così spiazzante da far sorgere il dubbio che, nella sequenza di assaggio, stia nel posto sbagliato. Vi è infatti una cesura profonda tra questo Riesling e i precedenti, sulle prime di difficile lettura. La levità riporta erroneamente a vini meno complessi, ma in realtà è un vino che sta semplicemente parlando un’altra lingua. Essenziale e intimista, ci parla di silenzi immensi, di fiumi ghiacciati, di zone d’ombra scavate dentro di noi. Basta un secondo assaggio per rendersi conto che è un tuffo nell’iperspazio. Ed è amore a prima vista.

BATTERIENBERG

Cru monopole proveniente da una vigna, su ardesia grigia con una percentuale particolarmente alta di quarzite.

Se il precedente è un vino minimalista, questo è un vino barocco. E non potrebbe essere più diverso. Al naso è cremoso e intrigante come un’ostrica, con note agrumate di ginestra e pompelmo che richiamano la sfumatura dorata nel bicchiere. In bocca è ricco, grasso, caldo, sapido, in una parola carismatico, con una nota fresca che mette in equilibrio l’estrema ricchezza della struttura, lasciando dietro di sé una piacevole scia di dolcezza.    

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Conclusioni.

I vini, tutti giovanissimi, uno più buono dell'altro, si susseguono in un crescendo di note agrumate e fiori di campo e sale, tanto sale, che li avvolge tutti in una spira sempre più ampia, in cui il vino successivo oscura il precedente. Unica eccezione gli ultimi due, lo Ying e lo Yang, la luna e il sole, lo zen e il barocco. Scegliete pure la coppia di opposti che preferite. Entrambi grandi. Entrambi assurdamente buoni.

Come recita la brochure, sono "vini sofisticati e senza compromessi" che entusiasmano già dal primo assaggio. Non resta che comprarne qualche bottiglia, dimenticarla in cantina e riassaggiarla tra qualche anno. Il tempo non potrà che migliorarli.